Paths of innovation through Europe

Il progetto

Il Progetto è nato in seno alla scuola Primaria dell’I.C Villaputzu, che si è proposto come coordinatore di un Progetto Erasmus KA2, con lo scopo di offrire agli alunni e a tutta la comunità scolastica l’opportunità di allargare i propri orizzonti e di conoscere altre realtà linguistiche e culturali. Ha coinvolto direttamente un totale di 86 alunni di età compresa tra gli otto e i dieci anni e, indirettamente, tutta la scuola, le famiglie e l’intero territorio.
L’Istituto Comprensivo di Villaputzu si trova in un’area geografica abbastanza isolata e priva di agevoli collegamenti con la città. Il livello socio economico delle famiglie è generalmente medio-basso. Il tasso di disoccupazione è piuttosto elevato. Nonostante sia un paese ad alta vocazione turistica, la conoscenza delle lingue, in tutto il territorio è ancora poco sviluppata e valorizzata.
Attraverso questo progetto, che ha permesso di vivere esperienze di insegnamento-apprendimento in contesti diversi da quelli delle aule scolastiche, sfruttando tutte le occasioni di formazione che il territorio del proprio paese e dei paesi partner offriva, si è inteso valorizzare appieno le lingue parlate all’interno della partnership. Ciò ha favorito negli alunni la presa di coscienza di modelli linguistici e culturali differenti contribuendo ad arricchire il proprio vissuto in una dimensione europea con ricadute positive spendibili in termini di cittadinanza attiva. Si è posto l’accento sulla diversità linguistica presente in Europa, ricca di lingue autoctone e di quelle che vi si parlano per via dei fenomeni migratori. Si è voluto innalzare il livello di conoscenza delle lingue e le capacità comunicative nella lingua inglese. Si sono volute esplorare nuove modalità di insegnamento/ apprendimento delle lingue.

 

Lo sviluppo

L’iniziativa nasce all’interno di un partenariato tra scuole europee. Si sviluppa attraverso una cooperazione virtuale e reale tra alunni delle diverse scuole, favorisce la conoscenza di tutte le lingue presenti nel partenariato. Si basa sulla familiarità tra lingue per facilitarne la comprensione, ma anche per comprendere gli aspetti storico, geografici, culturali che stanno alla base di ciascuna lingua. L’apprendimento linguistico è strettamente collegato con quello culturale. Il progetto, incentrato sull’introduzione dell’orienteering nel curricolo della scuola, al fine di portare l’insegnamento al di fuori delle aule scolastiche, ha creato le condizioni per sviluppare negli alunni una base di conoscenze ed esperienze su cui innestare lo studio futuro delle lingue, superare il luogo comune che studiare le lingue sia difficile e promuovere la diversità linguistica e culturale come valori da salvaguardare.
Si è voluto inoltre far comprendere come la lingua inglese sia diventata ormai strumento di comunicazione, non solo all’interno dell’Europa, ma anche oltre i suoi confini e si è cercato di facilitarne la comprensione e di capirne la costruzione, attraverso il confronto con altre lingue.
Il numero di ore dedicate all’insegnamento della lingua inglese è stato ampliato grazie alla presenza di tirocinanti provenienti da altri paesi europei, che hanno utilizzato l’inglese come lingua di comunicazione e grazie all’approccio CLIL che ha consentito l’utilizzo della lingua inglese veicolare anche durante l’insegnamento di altre discipline.
Le lingue sono state utilizzate in diversi contesti di apprendimento: musei, siti archeologici, cave e altri siti di interesse ambientale. Gli alunni hanno avuto modo di ascoltare le descrizioni dei siti e di interagire con guide di diverse nazionalità, che hanno utilizzato prevalentemente la lingua inglese, con alcuni interventi nelle altre lingue.
Le famiglie hanno contribuito a facilitare gli scambi linguistici tra alunni ospiti e ospitanti, nel corso delle mobilità.

 

La ricaduta

Il progetto ha avuto un notevole impatto su tutto l’Istituto e sul territorio. Gli enti locali (Comune di Villaputzu e di San Vito) e le associazioni del territorio hanno contribuito all’organizzazione delle attività di accoglienza partner, nelle quali sono stati coinvolti anche studenti della vicina scuola Secondaria ad indirizzo turistico in attività di alternanza scuola-lavoro. L’innalzamento delle competenze linguistiche e l’approccio pluridisciplinare allo studio delle lingue straniere è stato apprezzato da tutti gli insegnanti, non solo da quelli di lingue. Molti docenti hanno introdotto delle innovazioni nel proprio curricolo, quali CLIL, inserimento della Giornata europea delle lingue come punto di partenza per un approccio plurilingue, infine, ricerca di partner su piattaforma eTwinning per poter ampliare le opportunità di utilizzo della lingua per comunicare.
Gli alunni hanno manifestato un incremento della motivazione allo studio e una maggiore partecipazione alla vita della scuola, che hanno vissuto con maggiore entusiasmo. Hanno instaurato rapporti di amicizia con gli alunni degli altri paesi, con opportunità di continuare a incrementare le occasioni di utilizzo della lingua inglese e di altre lingue. L’iniziativa contiene alcune innovazioni trasferibili: l’apprendimento delle lingue attraverso il contributo delle famiglie di alunni provenienti da altri paesi; l’apprendimento delle lingue durante le visite nei musei, nei siti archeologici, nei siti di interesse ambientale, grazie al contributo delle guide turistiche.


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Basso Alessandra