Viaggi della Speranza: Percorsi educativi verso l’inclusione sociale e la tolleranza

Journeys of Hope: Educational Pathways to Social Inclusion and Tolerance
Viaggi della Speranza: Percorsi educativi verso l’inclusione sociale e la tolleranza

Il progetto

Considerando che “lo scopo principale della formazione non è solo di sviluppare conoscenze, abilità, competenze e attitudini, ma anche di aiutare i giovani a diventare membri attivi e responsabili della società […] e che gli insegnanti devono essere in grado di prendere una posizione attiva contro ogni forma di discriminazione e razzismo” (Dich. di Parigi, 03/15), scuole provenienti da cinque paesi diversi, l’‘Öffentliches Stiftsgymnasium der Benediktiner zu St. Paul’, di St. Paul im Lavanttal in Austria, la ‘4th High School of Ilion’ di Ilion, Atene, in Grecia, l’ ‘IES Joaquin Turina’ di Siviglia, in Spagna, l’Istanbul Lisesi di Istanbul, Turchia, e il Liceo Scientifico Filippo Silvestri di Portici, Napoli, hanno deciso di creare un progetto di scambio di buone pratiche, multilingue, interdisciplinare e transnazionale, il cui scopo è quello di guidare gli studenti a promuovere la tolleranza e a sensibilizzare il territorio ai problemi dei rifugiati, in collaborazione diretta con le ONG locali per i diritti umani. Con questo progetto gli studenti hanno preso coscienza dei fenomeni migratori nella società moderna dimostrando che l’UE è, in larga misura, il risultato di processi di migrazione e di integrazione. I nostri obiettivi principali sono: -Studiare la storia dell’immigrazione nell’Unione Europea; -Analizzare l’attuale situazione delle migrazioni e dei rifugiati; -Indagare sulle cause e conseguenze; -Sviluppare consapevolezza della diversità culturale in Europa; -Combattere i pregiudizi e il razzismo, soprattutto i discorsi di incitamento all’odio (hate speech); -Conoscere e rispettare i diritti umani e le leggi delle Nazioni Unite in generale, e quelli degli immigrati e dei rifugiati in particolare; -Migliorare le competenze sociali e di cittadinanza, costruire il lavoro di squadra in un ambiente multiculturale; -Incentivare la conoscenza di più lingue per incrementare la flessibilità cognitiva. Abbiamo creato linee guida sulla base delle esperienze fatte durante il progetto. La cooperazione transnazionale tra docenti e studenti è sentita dalle scuole partner come fondamentale per lo sviluppo di sinergie e per condividere esperienze. Il nostro progetto è innovativo sia rispetto ai temi che alla metodologia utilizzata nella sua implementazione. Affrontiamo infatti sfide attuali relative ai rifugiati e alla coesione sociale, a livello locale e globale, guardando a problemi vecchi in modo diverso, promuovendo nuovi modi di lavorare e nuovi prodotti e idee per rendere la vita delle persone più sostenibile.

Lo sviluppo

Il nostro progetto non ha solo finalità di ricerca. Uno dei suoi obiettivi è quello di ripensare agli immigrati nel loro reinsediamento, come agenti attivi nella loro vita, che, secondo una prospettiva bottom-up, possono contribuire a pratiche alternative nei nuovi ambienti. Siamo partiti, infatti, dal presupposto che è importante offrire ai rifugiati opportunità educative e imprenditoriali in modo che possano contare sulla loro capacità di innovazione all’interno delle comunità e non solo sulla dipendenza dall’assistenza umanitaria. Attraverso la cooperazione interculturale i nostri studenti hanno compreso come gli immigrati possono utilizzare il proprio talento per avere una vita migliore e hanno analizzato il ruolo della comunità ospitante nel processo di integrazione, coinvolgendo gli stakeholders in un dialogo utile in tutti i settori. Abbiamo incluso ONG, organizzazioni, istituzioni, università, datori di lavoro e i rifugiati stessi in un dialogo condiviso per scoprire fino a che punto l’attuale sistema li supporta. Il dialogo è stato trasformato in azione secondo un processo in tre fasi: 1) identificare i problemi; 2) trovare possibili soluzioni; 3) attuare e testare soluzioni. Considerando che la materia ‘diritti umani’ non fa parte del corso di studi delle scuole coinvolte, il progetto ha offerto la possibilità di mettere in pratica i risultati nella comunità. Lavorando con i responsabili delle politiche e i datori di lavoro, la creatività degli studenti è stata stimolata ed essi si sono impegnati nello sviluppo di nuove idee per aiutare i nuovi arrivati. La motivazione e l’iniziativa sono al centro del progetto e gli studenti sono incoraggiati ad assumere un ruolo attivo e a diventare responsabili delle proprie azioni. Abbiamo usufruito di metodi di apprendimento non formale (interviste, spettacoli teatrali focalizzati su questioni sociali, produzione di video, ecc.), che sottolineano la centralità dell’apprendimento personale, esplorando argomenti attraverso l’uso delle moderne tecnologie e creando ambienti flessibili. Gli studenti dei vari paesi, infatti, hanno comunicato sia attraverso incontri transnazionali reali (meeting in Austria, in Turchia, in Grecia, in Spagna e in Italia) che tramite mobilità Blended e piattaforme online come eTwinning, social networking e forum, per scambiare opinioni ed idee. Studenti ed insegnanti hanno costruito lezioni interdisciplinari e multilingue secondo la metodologia CLIL.

La ricaduta

La promozione dell’internazionalizzazione, la creazione di sinergie tra i partner e lo sviluppo di approcci innovativi ci hanno consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il progetto ha avuto una nomination per un premio europeo, l‘’Europa Staatspreis 2017’ da parte del Bundesministerium für Europa, Integration und Äusseres – Republik Österreich. L’assegnazione del premio riconosce lo straordinario impegno dei cittadini e delle organizzazioni per la promozione della consapevolezza europea e per lo sviluppo del potenziale umano di coloro che vi risiedono. L’impatto del progetto è stato notevole non solo per quel che riguarda la comprensione della crisi migratoria e il cambio di mentalità dei partecipanti ma anche per gli impulsi per ulteriori sviluppi, l’ispirazione per terzi a partecipare a futuri progetti Erasmus+ e il trasferimento dei risultati a nuove aree. Il nostro contributo, sia per quel che riguarda lo svolgimento delle attività che la condivisione del materiale e la promozione dei valori dell’UE è stato perfettamente idoneo al piano di progetto.
I risultati ottenuti quali:

  • la creazione di un sito web del progetto  dove è possibile trovare tutti i prodotti
  • un account Facebook  per lanciare una campagna di sensibilizzazione e illustrare le attività dei partner
  • un account YouTube che contiene i video correlati al progetto
  • l’applicazione Club4U Digital Marketing 
  • varie lezioni, video, documentari, presentazioni PP, brochure, e-booklet, una guida per gli studenti, un manuale per gli educatori, ecc. mostrano l’elevata competenza del personale docente che ha collaborato e il grande impegno, le abilità e la consapevolezza sviluppati dai discenti.La visibilità di ciascuna scuola partecipante è aumentata grazie alla pubblicazione Open Access dei risultati (homepage delle scuole, eTwinning , server di formazione continua), che stimoleranno nuove sinergie e promuoveranno progetti complementari in altre scuole a livello locale ed europeo. Le lezioni sviluppate durante il progetto possono anche essere adottate nell’ambito dei corsi delle varie materie scolastiche o in corsi CLIL. Molti dei risultati sono stati mostrati durante le serate di disseminazione organizzate nelle scuole in occasione degli incontri che hanno coinvolto partner, docenti, studenti, genitori, stakeholder e stampa locale.

Liceo Scientifico Statale Filippo Silvestri
Via Piazza San Pasquale n. 1
Portici (NAPOLI)
Tel 0817767825
@: naps03000a@istruzione.it
www.liceosilvestri.edu.it

Referente: Emilia De Paola