Il Programma


Storie e buone pratiche

Educazione degli adulti

#IoRestoErasmus: Disseminazione incrociata dei progetti Erasmus+, staffetta virtuale dal Nord al Sud

Inizialmente previsto nella sede della Regione Campania con 300 invitati, l’evento di disseminazione incrociata di progetti Erasmus pensato dal CPIA Napoli Città 2, in consorzio con il CPIA Avellino e il CPIA Napoli provincia 1 e in collaborazione con l’I.C. Volino Croce Arcoleo, è stato riconvertito online il 28 maggio riscuotendo interesse e partecipazione nonostante una formula diversa. Dalll’idea di una chiacchierata informale online, ha preso corpo in breve tempo un evento online partecipato da tante scuole e associazioni che sentivano la mancanza di un confronto di questo tipo, in tempi di sospensione delle attività didattiche e di aggiornamento, e soprattutto volevano poter comunicare l’entusiasmo che tutt’ora sostiene programma e partecipanti.

Quando ancora spostarci tra le regioni era una chimera, già molti manifestavano il desiderio di tornare presto a riabbracciare colleghi e amici stranieri in altri paesi europei. Molti riusciranno a farlo proprio in estate. Alcune mobilità potranno sicuramente essere svolte in sicurezza, altre, quelle con gruppi più grossi o che prevedono job shadowing presso le scuole, richiederanno più tempo, ma l’attesa sarà sicuramente ripagata da un’esperienza straordinaria.

I numeri dell’evento dimostrano l’immutato interesse verso il programma: 104 iscritti, 97 partecipanti, 32 enti coinvolti, 21 interventi, 8 regioni italiane, 10 ambasciatori EPALE, 1 ambasciatrice eTwinning.

I progetti presentati sono stati 20, variegati per tipologia e target, dall’Educazione degli Adulti, rappresentato da gran parte dei partecipanti, a Gioventù e VET, e con la presenza della Scuola, grazie alla commovente testimonianza da Codogno.
Durante l’evento, oltre a focalizzarsi sui risultati dei progetti, i partecipanti hanno ricordato le belle esperienze vissute in Erasmus. Qualcuno ha dato consigli sulla programmazione delle attività future, altri hanno raccontato il lavoro svolto durante il lockdown e c’è chi ha colto l’occasione per invitare i partecipanti ad avviare nuove collaborazioni, non solo tra gli speaker, ma coinvolgendo tutti gli utenti dei 32 enti che hanno seguito la conferenza.

Durante questi mesi, dopo un primo momento di incertezza, tutti hanno cominciato a lavorare alacremente per mantenere le reti e i contatti creati negli anni precedenti. Questo brutto scenario ha rischiato di mandare in fumo tanti sforzi e tante belle iniziative. Anche nei momenti iniziali quando i tg parlavano solo degli egoismi di tanti stati, non hanno fatto notizia i bellissimi messaggi di solidarietà che tutti noi che #RestiamoErasmus abbiamo ricevuto da amici e colleghi stranieri. Per fortuna, nonostante questa crisi sanitaria, quel desiderio di Europa non si è spento, ma è stato alimentato da chi si è messo a lavoro. Né è una riprova l’enorme aumento del numero di candidature alle ultime call dei progetti. Non è mai stata così evidente la voglia di continuare a sognare quell’Europa che rischiava di sgretolarsi per piccoli episodi che non consideravano un intero percorso di crescita insieme.

Dopo i saluti e i ringraziamenti della Dirigente Rosa Angela Luiso del CPIA Napoli città 2 la parola è passata subito ai relatori per entrare nel vivo dei progetti (Locandina evento).

.

Da Agrigento l’Ambasciatrice Epale Wilma Greco ha illustrato i risultati del progetto SPOC – Small Private Offline Course in Prison, presentando il lavoro dei partner italiani, principalmente dell’associazione Antigone e della Casa Circondariale di Benevento, raccontandoci l’esperienza di un progetto Erasmus+ in carcere, che desta sempre particolare interesse proprio per la sua specificità (approfondimento online in questo articolo su Epale, dedicato alla mobilità a Montpellier, in foto).

Dal Lazio, la dirigente Daniela Caianiello del CPIA Formia 10 e l’Ambasciatrice Epale Piera de Gironimo hanno illustrato la loro prima esperienza Erasmus+ con il progetto “C4C: Competences for CPIA” e come abbia cambiato loro la vita già dalla prima mobilità effettuata dalla dirigente a Malta.

Parola poi alla Campania per  il progetto “Rimettersi in formazione con Erasmus+” del consorzio guidato dal CPIA Napoli città 2 è stato raccontato dai docenti Maria d’Emilio e Pietro Toro rispettivamente del CPIA Napoli provincia 1 e Avellino che hanno presentato tra i risultati il kit di francese realizzato dopo le mobilità a Marsiglia. Sono intervenuti anche la dirigente Francesca Napolitano e l’ambasciatrice Fausta Minale del CPIA Napoli provincia 1 che hanno collaborato al progetto.

Dalla Puglia l’ambasciatore Anfonso Rainone ha illustrato il modello di scuole per adulti francesi attraverso il progetto “Una seconda volta per tutti. Organizzazioni delle seconda opportunità a confronto” del CPIA 1 Foggia, mentre la sua collega Annamaria Di Bari ci ha mostrato la gestione degli studenti in Normandia, dal colloquio alla sistemazione in azienda (un articolo sulla mobilità in Normandia è disponibile online, qui a destra una foto).

L’Ambasciatrice Epale Abruzzo Gabriella Russo, Centro Studi Metiva Academy, ci ha raccontato invece l’esperienza del settore gioventù con il progetto “Laboratori culturali di impresa” (Erasmus+ KA105) e il progetto “Il DNA della tolleranza” (KA205), sottolineando anche il ruolo delle donne e l’importanza del digitale nei progetti. Tra i partecipanti dell’Abruzzo, anche l’ambasciatrice Maria Daniela Sfarra che ci ha sostenuti nell’ iniziativa.

L’Ambasciatrice eTwinning, Luisa lenta, ha poi illustrato in un commovente intervento da Codogno sia il progetto Erasmus+ “Maths in Motion” che il progetto eTwinning “The red zone: isolated but connected” e ci ha ricordato i primi momenti dell’epidemia e come sia stato fondamentale mantenere i contatti con i loro partner e colleghi stranieri continuando a lavorare ai progetti.

Il file rouge della matematica affrontata in maniera creativa ha legato Codogno a Napoli, dove il dirigente dell’I.C. Volino-Croce-Arcoleo, Pasquale Vitiello, ha illustrato il progetto Erasmus+ Apprendimento significativo per la vita e la loro esperienza insieme alle docenti Carmen Illiano, con un intervento sulle strategie di comunicazione interculturale a scuola e Rosa Fiore, che ha spiegato come la matematica sia un sapere spendibile fuori dall’aula. Pertanto, i 2 istituti si sono riproposti di collaborare presto. Un primo risultato concreto di questa giornata.

Siamo poi passati in Toscana con l’Ambasciatrice Epale Valentina Verze che con il progetto “Chi parte incontra e accoglie 2 volte” ci ha regalato un bel reportage dall’isola di Smeraldo, con commenti in video dei suoi colleghi in Irlanda. È disponibile su Epale un articolo di Valentina Verze sull’avvio del progetto.

Dall’Umbria invece, grazie al tramite dell’Ambasciatore Altheo Valentini, abbiamo incontrato Irene Morici di EGINA SRL che ha presentato il progetto “Let’s have fun with the business start-ups – Biz4Fun” e in particolare gli strumenti e le strategie per migliorare la qualità e l’attrattiva del settore VET, mentre la sua collega Ylenia Cariani ha illustrato il progetto “Minerva”, un partenariato strategico settore Gioventù che mira a migliorare la qualità dei servizi relativi al supporto dei giovani nel campo delle professioni del patrimonio culturale. Sempre dall’Umbria, Luca Pagliaricci del Centro Studi Città di Foligno ci ha parlato del progetto “Open-AE Promote open source technologies in non-formal adult education”, sottolineando l’importanza dell’open source per l’educazione degli adulti. Disponibile l’articolo su Epale che presenta i progetti del Centro Studi dedicati alle competenze digitali.

Ritornando in Sicilia, questa volta a Messina, abbiamo visto 3 progetti del settore EDA, un KA1 “Empowering Adult Education” in consorzio con CPIA Napoli città 2, CPIA Napoli provincia 1 e CPIA Foggia 1, e i KA2 “Share the badge e Mentoring Local Community leaders” ai quali i CPIA hanno collaborato con dei focus group e questionari.

Dalla Puglia Gianfranco Gatti ci ha illustrato il progetto “Skill up & Go” sull’importanza delle soft skill nell’imprenditoria e il progetto “Click clever” sull’uso consapevole dei social media.

Last but not least, l’ambasciatrice Epale Lazio, Antonella Cesari con il progetto “STEP by STEP, Assessment of experiential learning for Individual and Collective Empowerment”, ci ha invitato a una riflessione sulle metodologie da utilizzare per valutare la qualità organizzativa e di programmazione delle associazioni e delle competenze degli adulti coinvolti in queste attività (disponibile in Epale un articolo di presentazione e altri contributi in itinere).

 

Una mia riflessione invece, riguarda proprio la rete degli Ambasciatori Epale. Molti di noi fanno parte di reti che non sempre riescono a creare reali occasioni di confronto e avvio di collaborazioni. La rete degli ambasciatori invece funziona, è risultata sempre efficace e proficua. Durante il lockdown ci siamo sentiti, abbiamo condiviso materiali e proposte e le iniziative trovano sempre supporto, sia quando sono lanciate dall’Unità Epale Italia, che ci stimola e sostiene costantemente, sia quando sono promosse dai singoli ambasciatori. Sono nate tante idee e progetti tra diverse regioni proprio perché supportati da Epale, che resta l’unico punto di riferimento cruciale per l’EDA. Pertanto, chiunque avesse bisogno di orientarsi meglio rispetto ad alcune tematiche o di ricevere aiuto per le iniziative che riguardano l’EDA o il programma Erasmus+, noi ci siamo.

 

Annabella Di Finizio

Ambasciatrice Epale Campania