Gioventù


Giovani, animatori socioeducativi, organizzazioni del settore della Gioventù e dell’educazione non formale dei giovani hanno la possibilità di partecipare ad attività di mobilità a fini di apprendimento in un altro Paese europeo, o al di fuori dell’Europa, partecipando o presentando progetti basati su metodi di educazione non formale e informale. Acquisiscono così nuove conoscenze e competenze essenziali per il loro sviluppo personale, socioeducativo, professionale.

Attività di partecipazione dei giovani

Nell’ambito dell’Azione chiave 1, gruppi informali di giovani e/o organizzazioni giovanili hanno la possibilità di realizzare progetti di partecipazione attiva alla vita democratica a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, realizzando percorsi di impegno dei giovani nella quotidianità, sensibilizzandoli ai valori comuni europei, sviluppando le loro competenze digitali e l’alfabetizzazione mediatica, favorendo il confronto con i decisori politici e contribuendo così al Dialogo dell’UE con i giovani.

L’azione sostiene l’uso di forme alternative, innovative, intelligenti e digitali di partecipazione giovanile; supporta inoltre la partecipazione attiva dei giovani alla vita democratica in Europa contribuisce al Dialogo dell’Ue con i giovani, consentendo la realizzazione concreta di dialoghi e discussioni tra i giovani e i decisori politici: definendo posizioni, proposte e raccomandazioni, i giovani possono far sentire la propria voce, in particolare sulla concezione e sull’attuazione delle politiche per la gioventù in Europa.

Chi può partecipare e quali attività è possibile realizzare

Le Attività di partecipazione dei giovani, rivolte a giovani fra 13 e 30 anni, sono attività di apprendimento non formale incentrate sulla partecipazione attiva dei giovani, che ne rafforzano le competenze personali, sociali, di cittadinanza e digitali al fine di avere cittadini europei attivi. 

Le attività realizzabili possono assumere varie forme (o essere una combinazione di): workshop, dibattiti, giochi di ruolo, simulazioni, uso di strumenti digitali, campagne di sensibilizzazione, esercitazioni, incontri e altre forme di interazione online o offline tra giovani e decisori politici, consultazioni, eventi informativi, ecc. I progetti possono includere o meno un elemento di mobilità e/o eventi che comportano la presenza fisica dei partecipanti in un luogo specifico.

I progetti possono essere transnazionali (realizzati in uno o più Paesi aderenti al Programma o Partner coinvolgendo attori di diversi Paesi) o nazionali (attuati a livello locale, regionale o nazionale coinvolgendo gruppi informali di giovani e/o organizzazioni di un singolo Paese). Tutti, indipendentemente dal livello al quale sono realizzati, devono dimostrare di avere una dimensione europea e/o un valore aggiunto e contribuire al conseguimento di uno degli obiettivi dell’Azione. La loro durata può andare da 3 a 24 mesi

Le Attività nazionali di partecipazione dei giovani rappresentano l’occasione per collaudare idee a livello locale e sono un valido strumento per dare seguito a precedenti iniziative e sviluppare ulteriormente idee realizzate con successo. 

Un progetto può essere realizzato da uno o più gruppi informali di giovani, da una o più organizzazioni o da una combinazione di essi, identificati in fase di presentazione della domanda. Se vi è un solo gruppo informale di giovani, un membro del gruppo presenta la domanda a nome di tutti.

Il coach

Laddove il progetto sia promosso da un gruppo informale di giovani, è possibile che il gruppo sia sostenuto da un coach, in particolare per sostenere la partecipazione alle attività di giovani con minori opportunità. 

La sovvenzione assegnata ad un progetto di Attività di partecipazione dei giovani è di importo variabile, calcolata prevalentemente con il meccanismo del contributo ai costi unitari. 

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