Inclusione e diversità

Il Label europeo delle Lingue per l’inclusione e la diversità

31/03/2023

Lo scorso agosto le due Agenzie Nazionali Erasmus+, INAPP ed INDIRE, hanno pubblicato il primo bando per le candidature al Label Europeo delle Lingue (ELL) di questa nuova Programmazione Erasmus+ 2021-2027, con scadenza 26 settembre 2022. Il bando ha cadenza biennale ed è finalizzato ad attribuire un riconoscimento di eccellenza a tutte quelle iniziative progettuali, non necessariamente finanziate dal Programma Erasmus+ che lo promuove, che si propongono di “incoraggiare nuove iniziative nel campo dell’insegnamento e dell’apprendimento delle lingue, premiare nuove tecniche per la didattica, diffondere la consapevolezza dell’esistenza delle lingue e promuovere le buone pratiche”.

Recentemente è stata resa pubblica la lista dei progetti vincitori del Label 2022, per i settori del Programma che partecipano al bando (Istruzione e Formazione professionale, Istruzione scolastica, Università Istruzione superiore, Educazione degli adulti), sono stati candidati complessivamente 38 progetti, di cui 12 sono quelli risultati i vincenti. Per il settore Istruzione formazione professionale,  l’Agenzia Nazionale INAPP è orgogliosa di  sottolineare che per il secondo bando (2020 e 2022) consecutivo, il premio Label delle lingue viene assegnato ad una iniziativa volta a promuovere la Lingua Italiana dei Segni (LIS).

Nel bando Label del 2020, infatti, a vincere il premio fu il progetto “Signs for work inclusione” (SWING), candidato dalla Federazione Italiana per le Disabilità in partenariato con il CEIPES. Il Progetto ha inteso supportare le persone sorde o con problemi d’udito, nell’apprendimento della microlingua in 3 diversi settori lavorativi: turismo, arredamento e cucina.

L’apprendimento si è avvalso di quattro diverse lingue dei segni: lingua italiana dei segni (LIS), lingua tedesca dei segni “Deutsche Gebärdensprache” (DGS), lingua dei segni spagnola “Lengua de Signos Española”, (LSE) e la lingua dei segni ungherese “Magyar jelnyelv”, (HVG) con la duplice finalità di formare le persone sorde, inserite in specifici percorsi professionali e di fornire ai professionisti dei settori interessati, strumenti atti a favorire la comunicazione delle aziende rivolta a tale gruppo target. La metodologia utilizzata è stata quella dell’apprendimento online a distanza.

Nell’ambito del progetto, sono state realizzate dodici App (una per settore professionale, nelle diverse lingue dei segni) per dispositivi smartphone, contenenti i video della piattaforma e alcune funzionalità per acquisire facilmente le terminologie nelle diverse lingue dei segni. Le App oltre che facilitare la comunicazione tra sordi e udenti, rendono anche possibile lo svolgimento di alcuni esercizi per memorizzare la lingua dei segni e le terminologie tecniche nei tre ambiti professionali, la sezione formativa si basa, infatti, sulla metodologia delle “flash card”, ovvero una modalità di apprendimento per immagini. Sono possibili due opzioni, un corso che permette di apprendere il segno attraverso il riconoscimento della parola, osservando il video del segno e un secondo corso che permette di apprendere il segno attraverso il riconoscimento dello stesso, osservando un’immagine. In entrambi i casi, viene dato spazio alla fase di allenamento del segno. Ogni volta che quest’ultimo viene completato, qualunque sia l’esito, si accumula un punteggio, che fornisce un’indicazione chiara sul livello di apprendimento raggiunto.

Il sistema sviluppato consente in ogni momento di azzerare il punteggio e ricominciare la formazione o salvare e proseguire. SWING consente di creare una “directory” composta da 450 parole (150 parole per settore: turismo, cucina e arredamento) e dalle rispettive definizioni e una “piattaforma” contenente un video-dizionario con i 450 lemmi della directory. La piattaforma contiene la traduzione di ogni parola in lingua dei segni mediante un video per la definizione e un altro video per il significato, sia in forma scritta che mediante il cosiddetto “finger-spelling” (simboli rappresentanti l’alfabeto in lingua dei segni).

L’applicativo è accessibile in cinque diverse lingue: inglese (lingua veicolare), italiano, tedesco, spagnolo, ungherese e in quattro lingue dei segni: italiana, spagnola, tedesca e ungherese, con la possibilità di impostare la piattaforma in una lingua diversa dalla corrispettiva lingua dei segni, favorendo anche l’apprendimento dei diversi modi di segnare le parole.

Nel bando Label del 2022 il premio è stato assegnato ad un progetto promosso dal  TUCEP – Tiber Umbria Comett Education Programme con il suo “Corso di formazione della lingua dei segni italiana”, un percorso quadriennale per l’apprendimento della Lingua dei Segni (LIS) in italiano che dà l’avvio ad un percorso formativo completo, finalizzato a far conoscere la cultura e la lingua della comunità sorda e a fornire agli allievi competenze tecniche e strutturali della comunicazione visivo-gestuale attraverso un’adeguata formazione per poter svolgere professionalmente ed autonomamente il proprio lavoro anche in presenza di persone sorde con messaggi dall’italiano parlato alla Lingua dei Segni e viceversa. Il corso è parte integrante del Percorso Quadriennale della Lingua dei Segni che fornisce ai partecipanti la preparazione per il raggiungimento dei livelli di conoscenza delle lingue secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingua (QCER) adattato alle Lingue dei Segni (QCER-LS). Tale iniziativa, ha come obiettivo la formazione di professionisti al fine di favorire una migliore integrazione sociale e culturale in ambito familiare, educativo, scolastico e professionale degli individui sordi.

È un percorso modulare che permette di acquisire, al termine di ogni anno un livello di certificazione da A1/A2 fino a C1/C2 adattato nello specifico alla lingua dei segni.

Il percorso quadriennale per l’apprendimento della LIS, proposto da TUCEP, è stato il primo in Italia ad offrire una certificazione dell’apprendimento della LIS ed è pertanto innovativo poiché, come tutti sappiamo, si è dovuto attendere l’anno accademico in corso (2022-2023) perché una università, La Sapienza di Roma, inserisse fra i suoi corsi di lingue un corso per l’apprendimento della lingua dei segni.

A questo proposito è utile sottolineare che la LIS non è una forma abbreviata di italiano, una mimica, un semplice alfabeto manuale o un supporto all’espressione della lingua parlata, ma una lingua con proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali. Una lingua che si è evoluta nel tempo, come tutte le lingue, con una struttura molto diversa dalle lingue parlate che utilizza componenti sia manuali che non manuali. È una lingua che viaggia su un canale visivo gestuale anziché uditivo come tutte le lingue parlate rappresentando la lingua madre per i sordi per i quali la lingua parlata rimane una lingua straniera o seconda lingua.

Il percorso quadriennale laddove completato risulta essere propedeutico per poter seguire i corsi professionalizzanti che consentono di conseguire la qualifica in “Interprete LIS” e “Assistente alla comunicazione LIS”. Infatti, l’accesso a tali corsi, che prevedono contenuti tecnico-specialistici presuppone un elevato livello di conoscenza della LIS. Il percorso completo diventa quindi professionalizzante nel momento in cui coloro che lo conseguono si prefiggono di lavorare in settori che prevedono l’interazione con una utenza sorda.

È utile sottolineare, infine, che il corso premiato non è solo un percorso curriculare bensì, e soprattutto, un intervento di sensibilizzazione e conoscenza della cultura e dei bisogni specifici dei non udenti con una valenza altamente inclusiva. Infatti, l’acquisizione delle certificazioni intermedie si rivolge a quanti in ambito educativo e/o lavorativo intendano interagire con soggetti sordi favorendone l’inclusione.

L’Agenzia Nazionale italiana Inapp, per la promozione dell’ambito VET del Programma Erasmus+ è orgogliosa di questi risultati che dimostrano una volta di più quanto il Programma si adoperi per costruire in Europa una società sempre più inclusiva.

Nel congratularci con TUCEP, invitiamo tutti coloro che abbiano sviluppato iniziative progettuali, non solo Erasmus+, volte a promuovere la conoscenza delle lingue nei soggetti con minori opportunità [1] a candidarsi in occasione del prossimo bando che avrà luogo nel 2024.

Per chi fosse interessato a saperne di più può consultare il nostro sito cliccando sul link https://www.erasmusplus.it/cose-il-label-lingue/ o contattare l’Agenzia Nazionale Erasmus+ INAPP al seguente indirizzo mail: erasmusplus@inapp.gov.it

Articolo di Franca Fiacco
Inclusion Officer E+ INAPP


[1] Per individui con minori opportunità si intendono coloro che si trovano a vivere in situazioni di difficoltà di accesso al Programma quali: disabilità fisiche, mentali, problemi di salute; barriere legate ai sistemi di istruzione e formazione come l’abbandono prematuro della scuola o la condizione di giovani neet o adulti con basse qualifiche; differenze culturali es. individui provenienti da contesto migratorio e rifugiati, minoranze nazionali o etniche, utenti della lingua dei segni, per persone con difficoltà di adattamento linguistico e di inclusione culturale ecc.; ostacoli sociali, circostanze familiari, dipendenze, marginalizzazione; svantaggio economico, situazioni precarie, di disoccupazione a lungo termine o povertà; discriminazione di genere, età, appartenenza etnica, religione, credenze, orientamento sessuale; limiti geografici ad esempio: vivere in zone remote o rurali, in piccole isole o in regioni periferiche/ultraperiferiche, in zone meno sviluppate, in paesi terzi.

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