Istruzione superiore
Inclusione e diversità

The internationalization of higher education: factors of attractiveness. Lo studio di Ca’ Foscari e Indire presentato a Venezia

14/06/2022

La TCA (Trasnational Cooperation Activity) ospitata dall’Università Cà Foscari di Venezia dal 12 al 14 giugno 2022, dedicata all’approfondimento delle strategie di internazionalizzazione in ambito istruzione superiore, è stata l’occasione per presentare i principali risultati di una ricerca europea dal titolo The internationalization of higher education: factors of attractiveness, condotta per l’occasione dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e dall’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE.

Il lavoro è stato curato dal Prof. Giancarlo Corò, Delegato della Rettrice alla Cooperazione internazionale e alle politiche di sviluppo presso Ca’ Foscari, dal Dr. Sebastiano Cattaruzzo, ricercatore dell’ateneo veneziano e dalla Dr.ssa Luisella Silvestri dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire.

In questa clip video Cattaruzzo riepiloga metodologia e risultati della ricerca realizzata:

Dallo studio, che ha preso in esame i dati dei flussi in ingresso e in uscita degli studenti Erasmus nel periodo compreso tra il 2014 e il 2018, emerge la forte crescita registrata nell’arco temporale di riferimento. In particolare aumenta del 32% la mobilità in uscita degli studenti italiani e sale del 20% la mobilità in entrata, di studenti europei che hanno scelto l’Italia.

La ricerca ha messo in luce che le scelte attuate dagli studenti Erasmus, rispetto alle destinazioni delle mobilità, non ricalcano necessariamente la rete di cooperazione europea sviluppata a livello accademico. Piuttosto sono le regioni leader a livello commerciale, turistico e accademico ad attrarre un alto numero di studenti Erasmus.

Ancora, sono gli istituti di istruzione superiore che offrono soggiorni più lunghi e un’offerta formativa diversificata ad attrarre maggiormente gli studenti. Dalla ricerca risulta inoltre non determinante il fattore del riconoscimento dei crediti nella scelta della destinazione attuata dagli studenti.

Quest’ultimo dato potrebbe suggerire il fatto che gli studenti Erasmus, oltre l’esperienza accademica in un ateneo europeo, cercano un’esperienza formativa completa e più ampia nello svolgere una mobilità internazionale.

Infine dallo studio emerge che, gli istituti di istruzione superiore che si trovano all’interno di una regione urbana, metropolitana o in zone di confine, attirano maggiormente gli studenti Erasmus. Altrettanto, la qualità delle istituzioni e i fattori legati all’innovazione, come ad esempio la quota di lavoratori della conoscenza o dei brevetti nei settori di frontiera, sono determinanti positive dei flussi di mobilità Erasmus.

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Alessia Ricci
Ufficio comunicazione
Agenzia nazionale Erasmus+ Indire