Erasmus+ è Inclusione e diversità #02
Perché un Piano nazionale per l’inclusione e la diversità?
Vediamo quanto predisposto dalla Commissione europea nei documenti ufficiali, incentrati su inclusione e diversità.
L’articolo n. 15 del Regolamento (UE) 2021/817 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 maggio 2021 che istituisce il nuovo Programma stabilisce che “entro il 29 novembre 2021 la Commissione elabora un quadro di misure per l’inclusione volto ad aumentare i tassi di partecipazione delle persone con minori opportunità, nonché gli orientamenti per l’attuazione di tali misure. Tali orientamenti sono aggiornati, se necessario, nel corso della durata del programma. Sulla base del quadro delle misure per l’inclusione e con particolare attenzione alle sfide specifiche in materia di accesso al programma nei contesti nazionali, sono elaborati piani d’azione per l’inclusione che costituiscono parte integrante dei programmi di lavoro delle agenzie nazionali. La Commissione sorveglia regolarmente l’attuazione di tali piani d’azione per l’inclusione”.
L’Articolo 13, Decisione della Commissione Europea del 22.10.2021 relativa al quadro di misure per l’inclusione dei programmi Erasmus+ e “corpo europeo di solidarietà” per il periodo 2021 2027, stabilisce che le Agenzie Nazionali sviluppino “piani d’azione per l’inclusione, basati sul presente quadro di misure per l’inclusione, con particolare attenzione alle sfide specifiche riguardanti l’accesso ai programmi nei contesti nazionali. Esse riferiscono periodicamente alla Commissione i progressi conseguiti nell’attuazione dei rispettivi piani d’azione per l’inclusione”.
In risposta alle decisioni e normative programmatiche della Commissione Europea, l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire ha predisposto, nel 2021, un Piano nazionale per l’inclusione e diversità. Si tratta di un piano d’azione che intende implementare un innovativo approccio olistico all’inclusione, intesa come “inclusione di persone, di istituzioni, di territori”.
Obiettivi strategici per l’inclusione
L’obiettivo di fondo della strategia per l’inclusione proposta è – in linea con la normativa europea – quello di facilitare l’accesso al Programma per i soggetti (persone, istituzioni, territori) con minori opportunità, andando a progettare e implementare azioni che portino all’eliminazione di barriere e ostacoli alla loro partecipazione.
In particolare, l’attenzione è focalizzata su due obiettivi strategici:
incrementare l’attenzione verso la priorità orizzontale “Inclusion and diversity in all fields of education”, al fine di aumentare il numero di partecipanti con minori opportunità alle attività del Programma;
migliorare ulteriormente la qualità progettuale nell’ambito tematico, supportando le organizzazioni nella presentazione di progetti qualificati.
Con questi obiettivi strategici di fondo, la strategia viene declinata in:
- Inclusione di persone: partecipanti in situazione di svantaggio socio-economico, persone con disabilità e/o problemi di salute, migranti con basse competenze;
- Inclusione di istituzioni: newcomers, istituzioni svantaggiate e quindi meno attive per capacità di iniziativa, per difficoltà di management, per difficoltà dei territori (periferie urbane, regioni periferiche in zone remote e rurali)
- Inclusione di territori: zone remote o rurali, in piccole isole o in regioni periferiche, nelle periferie urbane, in zone meno sviluppate. Le attività legate all’inclusione vengono quindi strettamente interconnesse con le esigenze delle comunità e necessitano di interventi efficaci e concreti.
Il piano annuale 2022
Nel piano annuale 2022 abbiamo pianificato due attività:
Coinvolgimento di stakeholders ed esperti per implementare le attività dell’Agenzia sull’inclusione sociale
Azioni di comunicazione e sensibilizzazione verso il nuovo approccio all’inclusione
In questo primo anno, rispetto al primo punto, abbiamo organizzato un primo focus group, inserito tra le attività in programma al Festival d’Europa (Firenze, 8-11 Maggio 2022), coinvolgendo il Ministero dell’istruzione e individuando alcuni stakeholder, afferenti a diversi settori educativi formali e non formali: esperti, docenti, formatori, ricercatori. L’obiettivo principale del gruppo di lavoro è stato avviare una riflessione condivisa sul tema dell’inclusione e diversità, uno scambio di idee ed esperienze progettuali sviluppate sia nell’ambito del mondo Erasmus+ che in altri settori educativi. Il nostro primo intento era quello di presentare e condividere con gli stakeholder il Piano nazionale per l’inclusione, ma non solo.
Per la discussione abbiamo predisposto un set di domande per definire:
- strategie e percorsi da mettere in atto per favorire l’inclusione dei gruppi svantaggiati, individuando specifici target group per raggiungere i partecipanti con minori opportunità, per i settori dell’apprendimento formale e non formale.
- orientamenti e percorsi per coinvolgere ed attrarre nuove istituzioni con poca esperienza (newcomer) nella progettualità Erasmus+.
- azioni concrete di inclusione legate ai territori, terzo livello di intervento.
Nel breve periodo, l’Agenzia ha in programma altre iniziative. Oltre a nuovi focus group dedicati a specifici interventi e declinazioni legate all’inclusione (autunno 2022), faremo giornate informative e formative regionali, sia per far conoscere le politiche del Programma per l’inclusione e diversità ma anche per conoscere le diverse esperienze Erasmus+ e non.
Stiamo programmando anche misure concrete, quali:
- incontri/eventi tematici dedicati a specifici target group con minori opportunità.
- cooperazione con organizzazioni e individui attivi in campi rilevanti per l’inclusione, in veste di intermediari e facilitatori.
- produzione di materiale promozionale e pubblicazioni mirate alla fruizione di persone disabili, nelle lingue pertinenti, compreso il linguaggio dei segni, e in formati adeguati, in versioni di facile lettura.
L’Osservatorio Erasmus+ Indire dedicato alle quattro priorità trasversali del Programma.
Tra le attività del Piano è prevista la creazione di un Osservatorio che sarà dedicato al monitoraggio delle attività incentrate sull’inclusione, alla raccolta dati ed esperienze più significative, alla ricognizione di pubblicazioni inerenti alle priorità del programma. Per coordinare le varie iniziative, l’Agenzia Indire ha nominato il proprio Inclusion Officer, una figura voluta dalle direttive comunitarie, con funzioni di raccordo tra le esperienze nazionali, internazionali e gli interventi della Commissione Europea.
Nelle prossime Rubriche Erasmus+ è inclusione, vi racconteremo storie, buone pratiche di progettualità e mobilità, proporremo interviste ai partecipanti e approfondimenti tematici.
A cura di Angela Miniati,
Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, Unità Studi e analisi