Educazione degli adulti

Nuovi progetti al via! Kick off meeting per i beneficiari KA122 Educazione degli adulti

22/04/2023

Il 17 e 18 aprile si è svolto l’incontro di formazione dedicato ai 27 nuovi beneficiari dell’azione KA 122 che finanzia i progetti di mobilità di breve durata.

Come consuetudine, questo tipo di incontri ha l’obiettivo di informare le organizzazioni degli aspetti più importanti della gestione del progetto, indicando, proprio nella fase di avvio delle attività, come pianificare e organizzare quanto proposto nella candidatura, come gestire il budget, come realizzare il piano di comunicazione e quali sono i principali strumenti di supporto messi a disposizione dei progetti.

La centralità del tenere sempre in primo piano i due aspetti prioritari di Erasmus+ dal punto di vista della qualità di un progetto in particolare nell’Educazione degli adulti, ovvero l’agire per rendere l’inclusione concreta da tutti i punti di vista, dall’accesso alle opportunità offerte dal Programma alla comunicazione inclusiva che interessa la fase di disseminazione, e il cercare di realizzare per quanto possibile la mobilità dei discenti adulti, è stato il fulcro dell’intervento di apertura a cura di Lorenza Venturi, Capo Unità Ufficio Adulti.

Accanto agli interventi dell’Ufficio Gestionale KA1, del Servizio Finanza, Pianificazione e Controllo e dell’Ufficio Comunicazione dell’Agenzia Erasmus+ Indire, è stata presentata la piattaforma EPALE e gli strumenti più utili a supporto della disseminazione e valorizzazione, oltre che per l’individuazione di organizzazione dove svolgere attività di formazione in modalità jobshadowing o corsi strutturati (finanziati proprio dal budget assegnato ai vincitori del bando).

Inoltre è intervenuta la dott.ssa Marina Seghetti, Rappresentante Legale di ParamitaLab Aps, beneficiario di un progetto di mobilità di breve durata call 2021 per presentare un’esperienza di gestione e rendicontazione di un progetto Erasmus+ KA122.

Nella sezione Esiti di questo sito è disponibile l’elenco dei 27 nuovi beneficiari.

Per saperne di più sulla Mobilità di breve durata (KA 122) >>

Riportiamo qui le slide delle presentazioni della giornata:

Gestione del progetto di mobilità, Marilena Spezzano

Convenzione e regole finanziarie, Daniele Carboncini

Controlli primari, Stefano Soda

Comunicare il progetto Erasmus+, Alessandra Ceccherelli


La buona pratica

Dentro il progetto Social transformation and community development in adult education

L’esperienza di ParamitaLab raccontata da Marina Seghetti

Con la testimonianza della presidente dell’organizzazione scopriamo come è nato il progetto di mobilità di breve durata presentato nel corso del kick off meeting, perché e come ha rappresentato un’esperienza di arricchimento per le 26 persone che hanno usufruito della possibilità ma anche e soprattutto per la rete di associazione che compongono l’organizzazione, e quali sono stati gli errori principali da non ripetere in futuro.

“Il progetto – ha detto Marina Seghetti – è nato prima della candidatura, a partire dalla creazione di un network che insieme è arrivato all’idea del progetto che nello specifico si occupa di sviluppo di comunità nell’educazione degli adulti, quindi naturalmente pensa la collaborazione del progetto come parte della sua finalità stessa. L’idea del progetto nasce guardando da vicino alle possibili attività e ai contatti di rete che coinvolgono le organizzazioni. E da lì si comincia a pensare grande, perché se si pensa a fare quello che già si fa non si cresce.”

Per la scelta delle destinazioni, delle organizzazioni host, è stata fondamentale la piattaforma EPALE, che consente di contattare le organizzazioni più affini e proporre una collaborazione. Si tratta sempre di un lavoro di ricerca preliminare, per arrivare ad individuare quelle più adatte da visitare per le formazioni necessarie agli obiettivi del progetto. In questo però aiuta molto la visita preparatoria e il coinvolgimento attivo di tutti, per creare consapevolezza dell’importanza del progetto prima dell’avvio delle formazioni. Perché solo così si può trasferire l’esperienza formativa nel lavoro quotidiano.

Tra gli errori fatti:

  • Non aver fatto una visita preparatoria per valutare l’organizzazione ospitante. Nello specifico viene citata la mobilità in un piccolo comune vicino Granada che, una volta che il gruppo è arrivato a destinazione, ha cambiato idea sull’ospitalità e ha costretto a improvvisare una soluzione alternativa.
  • Non aver previsto l’impossibilità a partecipare di alcuni, e non aver predisposto una lista di riserva per una rapida sostituzione delle rinunce.
  • Non aver verificato l’effettiva conoscenza della lingua inglese di tutti i partecipanti, che avevano dichiarato, nella candidatura aperta di selezione, di saper parlare la lingua.

Ne è valsa la pena?

Di esperienza in esperienza, e dopo l’iniziale paura della complessità, si cresce e cresce la voglia di impegnarsi sul lungo periodo, quindi passando da un progetto di mobilità breve a una richiesta di Accreditamento che l’organizzazione sta valutando per poter continuare a pensare oltre che in grande anche in un tempo più lungo.

Grazie a Paramita Lab per aver condiviso la propria esperienza.

https://paramitalab.org/

Ascolta un estratto dell’intervento nella video registrazione realizzata nel corso dell’incontro:

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