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MediaDance+, il valore dei linguaggi performativi a scuola per creare spazi di dialogo

Il progetto europeo Media Dance+, sviluppato a partire dall’esperienza pluriennale di Media Dance, indaga il valore che il performativo, se inserito in un contesto didattico, innesca nella comunità scolastica.
Si tratta di un Partenariato Erasmus+ per l’innovazione scolastica, volto a sperimentare e ricercare un nuovo “modello educativo basato sul valore della corporeità come strumento comunicativo dialogico che esprime nuove modalità di approccio al rapporto insegnante-studente e sul valore delle arti performative” (Antonacci , Guerra, Mancino, 2015) concepiti come linguaggi in grado di favorire lo sviluppo delle potenzialità espressive e creative negli individui, nelle relazioni e nei gruppi e la comprensione delle problematiche contemporanee.

Il progetto si è sviluppato attraverso un approccio interdisciplinare e transdisciplinare che si colloca tra la pedagogia e le arti dello spettacolo, orientato al miglioramento della qualità della vita degli insegnanti e degli studenti delle scuole secondarie e alla creazione di un piano interdisciplinare di Educazione alla Cittadinanza. Attraverso questa duplice formazione, rivolta sia agli studenti che agli insegnanti, Media Dance+ propone nuove metodologie didattiche che coinvolgono codici espressivi, artistici e creativi, per riflettere, discutere ed esprimere punti di vista personali sulle sfide del mondo contemporaneo.

La Lavanderia a Vapore di Collegno, in qualità di progetto speciale della Fondazione Piemonte dal Vivo e Centro di Residenza per la Danza, in partenariato con La Briqueterie – CDCN di Vitry-sur-Seine, ha proposto un periodo di sperimentazione coinvolgendo due istituti scolastici dei rispettivi territori: il Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino e il Lycée International di Saint Germain-en-Laye.

Il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione Riccardo Massa dell’Università degli Studi di Milano Bicocca si è occupato dell’analisi dei dati e la pubblicazione dei risultati nel volume Danza e innovazione scolastica

Due residenze artistiche per esplorare il tema del potere attraverso il linguaggio del corpo

Nel maggio 2022, gli studenti e i docenti hanno sospeso le attività curricolari per due settimane al fine di ospitare le residenze artistiche di due performer: il coreografo Salvo Lombardo per la classe italiana, la danzatrice Valeria Giuga e lo scrittore Anne-James Chaton per quella francese. Il trait d’union è il tema del potere, che Lombardo ha sviscerato nella sua forma più pura con la residenza AMOЯ (“Che cos’è il potere? Come si manifesta nei corpi?”), mentre la coppia Giuga-Chaton attraverso la lente del conflitto con la residenza Dalla Disputa al Dialogo (“Come nasce un conflitto? Che forme può assumere?”).


Il progetto ha permesso di instaurare un legame più orizzontale tra insegnanti e studenti, e questi ultimi dichiarano di aver riscoperto il piacere di apprendere grazie alla sperimentazione del linguaggio del corpo, che passa anche attraverso la disposizione dello spazio classe. I docenti si sono interrogati su come il potere si manifesta nella valutazione e nell’imposizione di strumenti didattici, giungendo alla conclusione che l’autovalutazione e la costruzione della lezione insieme ai ragazzi siano il modo più autentico di fare didattica.

L’introduzione di linguaggi artistici nel sistema scuola diventa un espediente per riconoscere degli spazi di dialogo su temi di attualità; per sviluppare tra le altre soft skill, quelle legate alla creatività, al pensiero critico e all’agency dei giovani. È anche un modo per questionare il sistema-scuola stesso, dando luogo ad un confronto interno, e promuovendo un assetto orizzontale di scambio della conoscenza.

Nuovi bisogni e una nuova direzione alla progettazione

Il programma Erasmus+ ha creato l’occasione per mettere a confronto contesti scolastici simili, ma con background culturali differenti e di attivare relazioni nazionali e internazionali, impattando positivamente sullo sviluppo di nuove progettualità in rete.
Grazie al progetto Media Dance+, sono emersi nuovi bisogni che hanno direzionato la progettazione di Lavanderia a Vapore nell’ambito delle nuove generazioni. Essere ascoltati dagli adulti, dialogare su temi urgenti, rivendicare il proprio ruolo politico e sociale in classe e al di fuori di essa, sono solamente tre delle necessità con le quali il Centro di Residenza si interfaccia nel ripensare al futuro. Non più attività per i teenager, ma con i teenager.

Alla luce di queste evidenze, nasce nel 2023 il progetto Forever Young, che crea spazi di sperimentazione con la comunità scolastica, potenziando l’agentività dei giovani attraverso una manifestazione pratica e corporea del sapere, e offrendo opportunità di dialogo agli stakeholder che operano in ambito educativo.

Per approfondire

Contatti: Fondazione Piemonte dal Vivo community@piemontedalvivo.it

di Edoardo Urso,
Nuove Generazioni / Fondazione Piemonte dal Vivo

(a cura di Valentina Riboldi, Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE)