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EU – Erasmus Underground, la storia di Beatrice e l’impegno del Programma E+ per l’inclusione

L’appuntamento di oggi con la rubrica “Erasmus Underground” introduce un tema di rilevante importanza per il Programma Erasmus+: l’inclusione e la partecipazione di persone con disabilità alla mobilità internazionale. 

Questo video-selfie, infatti, è a cura di Beatrice Nonni, studentessa di laurea magistrale in Lingue presso l’Alma Mater Università di Bologna. Beatrice ha arricchito il suo percorso accademico partecipando a ben due mobilità Erasmus+, entrambe a Lipsia, in Germania. Nonostante la disabilità motoria, Beatrice ha affrontato con entusiasmo queste esperienze internazionali, immergendosi nella cultura locale e traendone una crescita personale e professionale. 


Nel settore Istruzione Superiore, l’Italia storicamente vanta un’alta partecipazione di persone con disabilità motorie, afferenti tanto alla popolazione studentesca quanto al personale, amministrativo o docente.
Il Programma da sempre riconosce dei fondi ad hoc per facilitare il più possibile l’accesso alla mobilità degli studenti e del personale con minori opportunità, in linea con i principi sanciti dalla Erasmus Charter for Higher Education (ECHE) secondo cui gli istituti d’istruzione superiore devono garantire parità ed equità nell’accesso e nelle opportunità offerti ai partecipanti provenienti da ogni tipo di contesto. 

Il contributo economico è basato esclusivamente su costi reali effettivamente sostenuti e direttamente collegati ai partecipanti con minori opportunità e ai loro accompagnatori.

MAGGIORI INFORMAZIONI


Nella programmazione 2021-2027, l’inclusione è entrata a pieno titolo tra le priorità strategiche di Erasmus+ insieme a: sostenibiltà ambientale, partecipazione civica e trasformazione digitale.

L’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE, in linea con le decisioni e le normative programmatiche della Commissione europea, ha predisposto, già dal 2021, un Piano nazionale per l’inclusione e diversità, che intende rafforzare due obiettivi strategici comunitari:

– aumentare il numero di partecipanti con minori opportunità alle attività del Programma;

– migliorare ulteriormente la qualità progettuale nell’ambito tematico, supportando le organizzazioni

CONSULTA IL PIANO


Ricordiamo che, nell’attuale programmazione, il termine inclusione comprende le fewer opportunities cioè tutti quei partecipanti che, per motivi economici, sociali, culturali, geografici o di salute, oppure a causa della provenienza da un contesto migratorio o per motivi quali disabilità o difficoltà di apprendimento o di qualsiasi altra natura, inclusi i motivi che potrebbero dar luogo a discriminazione di cui all’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, incontrano ostacoli che impediscono loro di avere effettivo  accesso alle opportunità nell’ambito del Programma.

L’inclusione e la valorizzazione delle diversità sono alla base della partecipazione attiva di tutti i cittadini nei processi decisionali, economici e sociali. Un sistema che esclude determinati gruppi (per esempio persone con disabilità o con minori opportunità) non può dirsi partecipativo. Per questo, l’impegno dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE è volto a creare politiche inclusive capaci di rendere la partecipazione democratica più equa.