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Infoday istruzione superiore sulla Call 2023: restituzione dei materiali

25/11/2022

Il 15 e 16 novembre 2022 si è tenuto l’infoday istruzione superiore sulla Call for proposals Erasmus+ 2023 (segnaliamo il Corrigendum alla Call pubblicato il 21.12.2022).

Tantissimi i contributi e gli input sia nella sessione plenaria che nei gruppi di lavoro. Oltre agli aspetti operativi, gestionali e finanziari, si sono susseguiti buone pratiche e momenti di confronto con sessioni di domande e risposte. Queste giornate, in linea con il lavoro quotidiano di Agenzia, sono state scandite dall’obiettivo di agevolare e accompagnare una partecipazione di qualità, inclusiva e con un respiro internazionale sempre più strutturato, funzionale ad una offerta formativa innovativa che favorisca l’occupabilità degli studenti impegnati nei percorsi formativi degli istituti di istruzione superiore italiani.

CALL 2023
I potenziali candidati per la Call 2023 sono i 327 titolari di ECHE, quindi Atenei, Politecnici, Istituti AFAM, Scuole Superiori per Mediatori Linguistici e Istituti Tecnici Superiori che sono ben 70.
Il budget disponibile per l’Italia per il settore Istruzione superiore nel 2023 sarà pari a 139.430.070 di euro. Alla mobilità europea sono destinati circa 131 milioni, mentre per i progetti di cooperazione saranno disponibili circa 8,3 milioni di euro. I fondi a disposizione per la mobilità extra europea saranno circa 21 milioni di euro, in linea con il budget 2022.

Risorse utili utilizzate in occasione della 2 giorni di lavori:

Agenda dei lavori

Gruppi di lavoro
Cooperation Partnerships for Higher Education (KA220 HED)

Erasmus Mundus Joint Master and Design Measure (EMJM – EMDM)

Capacity Building for Higher Education (CBHE)

Jean Monnet

Video clip di alcuni protagonisti dei lavori

ITALIACALL 2022

Qualche dato di approfondimento

MOBILITA’ EUROPEA IN USCITA – La mobilità intra-europea nell’ambito della Call 2022 è stata destinataria di un incremento di fondi: da 74.566.474 euro a 105.743.564 euro (+ 41%), distribuiti tra 263 Istituti di Istruzione Superiore italiani. Nel dettaglio: le mobilità per studio crescono del 39,2% passando da 22.255 a 30.988, mentre quelle che hanno come finalità il tirocinio del 38,5%, da 6.625 a 9.175.
Alla Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Campania va il 56% del budget a disposizione. Tra gli Atenei, all’Università Alma Mater il finanziamento più consistente pari a 7.199.990 €, all’Università di Padova 5.150.718 €, all’Università Sapienza di Roma 4.583.326 €.
Il volume complessivo delle mobilità finanziate, tra studenti, docenti e staff arriva a 45.180 (+36%, era 33.116 nel 2021). Il numero delle borse destinate ai soli studenti passa da 28.880 a 40.163 (+39%).
MOBILITA’ EXTRAUE – Nel 2022 la mobilità extraeuropea vanta un finanziamento pari a 20.247.522 euro, destinato a 4.606 beneficiari tra studenti, docenti, e staff in partenza e in entrata. Nel 2020 (ultimo anno della mobilità extraUe prima dello stop per la pandemia) il numero di mobilità era 3.784 tra studenti, docenti, e staff in partenza e in entrata.
MOBILITA’ IN ENTRATA – Nell’ambito della mobilità in ingresso, in 188.000 studenti hanno scelto l’Italia, di questi 7.000 provenienti da aree extraUe. Tra gli Atenei che hanno accolto il maggior numero di studenti Erasmus nella Programmazione precedente 2014-2020 troviamo: Alma Mater di Bologna (15.194), Sapienza Università di Roma (9.095), Politecnico di Milano (8.301), Università degli Studi di Padova (7.914) e Università degli Studi di Firenze (6.809)
IDENTIKIT DELLO STUDENTE ERASMUS – Lo studente Erasmus italiano che ha scelto l’Europa come destinazione ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 59% dei casi è una studentessa, valore che sale al 63% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi; si privilegia, nell’ordine, Spagna, Regno Unito, Germania e Francia per i tirocini, che in media durano 3 mesi.
PROGETTI DI COOPERAZIONE – I progetti di cooperazione in ambito Istruzione superiore, che rientrano nelle azioni gestite dall’Agenzia nazionale E+ Indire, nel 2022 scendono da 41 a 25, decremento dovuto ad una diminuzione del budget disponibile per l’azione KA2 che nel 2021, la call precedente, aveva beneficiato di uno stanziamento straordinario pari a 13.710.280 € per lo sviluppo di soluzioni digitali all’impatto della pandemia da Covid. Il budget 2022 è invece pari a 8.070.000 €.
AZIONE JEAN MONNET – L’Italia si distingue anche nell’ambito delle attività Jean Monnet per l’istruzione superiore, che promuovono la cittadinanza attiva e i valori europei e sostengono l’elaborazione delle politiche a livello nazionale e europeo, attraverso il dialogo tra mondo accademico, ricercatori e responsabili politici; questo tipo di azioni agiscono, quindi, come veicolo della diplomazia pubblica nei confronti di Paesi partner. Rispetto all’ultima Call disponibile, quella del 2021, in questo campo all’Italia sono stati approvati 41 progetti, seguita dall’Ucraina con 38, Spagna con 29 e Federazione Russia con 26.
AZIONE CAPACITY BUILDING – L’Italia è molto attiva anche in riferimento dell’Azione Capacity Building in Higher Education (CBHE), misura rivolta alla modernizzazione dei sistemi di istruzione superiore dei Paesi Terzi non associati al programma. Tra i 2015 e 2020 i progetti coordinati dall’Italia sono stati 87, subito dopo la Spagna con 101.

Alessia Ricci
ufficio comunicazione
Agenzia nazionale Erasmus+ Indire

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