Il Programma
Storie e buone pratiche
Un nuovo approccio all’alfabetizzazione attraverso il teatro, tra creazione e fruizione
“LiteracyAct” è un progetto di ricerca finalizzato alla sperimentazione di percorsi di alfabetizzazione linguistica e scambio interculturale per adulte/i migranti e non, attraverso l’uso di pratiche di teatro comunitario.
Il progetto ha coinvolto professioniste/i dell’educazione, artiste/i, volontari/e nel campo dell’intercultura attraverso l’azione di sei partner in cinque paesi europei: Italia, Belgio, Germania, Cipro e Svezia. Capofila del progetto è l’italiana Asinitas APS.
Da dove nasce il progetto
Dal 2015 nel centro interculturale Asinitas proponiamo laboratori teatrali, costruendo comunità trasversali aperte a tutte le donne e gli uomini che abitano la città. I gruppi che si formano sono misti per età, lingue, paese di provenienza e cultura, a partire dalle studentesse e gli studenti delle scuole di italiano per rifugiate e richiedenti asilo, a chiunque voglia partecipare.
Il teatro è stato da sempre un percorso che nutre e si nutre del lavoro sociale e pedagogico di Asinitas, che si intreccia con le nostre pratiche ordinarie – in particolare le scuole di italiano – arricchendone la qualità. Il teatro contribuisce a consolidare le piccole comunità interculturali che nascono dentro i momenti educativi, e a radicare le persone in un contesto di incontro, di scambio, di “intersezione tra comunità” e di formazione.
I laboratori sono condotti da equipe multidisciplinari, composte da mediatrici/ori, educatrici/ori, psicologhe, tutor linguistici, e ogni anno da artiste e artisti differenti a cui chiediamo di occuparsi della direzione artistica, e in genere conducono a un esito scenico aperto a tutta la città.
La ricerca che abbiamo sostenuto e portato avanti con LiteracyAct è mossa dal credere fortemente nella possibilità di arricchire le pratiche pedagogiche, nel dialogo con le/gli artisti e, insieme, nel contribuire ad allargare le possibilità di azione delle comunità teatrali; per rendere sempre più ampio e profondo il rapporto tra teatro e città, tra teatro e pedagogia, tra teatro e lingue e linguaggi.
LiteracyAct è stato pensato come approccio innovativo, con l’idea di allargare a livello europeo col contributo dei paesi partner quest’esperienza teatrale, connettendoli ancora più strettamente a percorsi di apprendimento linguistico. Al tempo stesso, il progetto ha voluto sviluppare – all’interno del festival Attraversamenti Multipli – l’esperienza delle LERE.M. Redazioni Multi.lingue, culture, visioni e linguaggi, un laboratorio di visione interculturale e cittadinanza attiva che punta all’interazione tra culture attraverso il teatro vissuto da spettatori. Literacy Act ha valorizzato così la funzione spettatoriale e l’ha trasformata in partecipazione attiva, attraverso l’esercizio della visione teatrale quale motore di processi creativi, della pratica della lingua, di produzione di contenuti e della loro diffusione online. L’input artistico teatrale è diventato oggetto di una narrazione nuova e diversa della società, vista da occhi diversi, con visioni diverse.
Il laboratorio di creazione teatrale svolto in Italia da Asinitas, oggetto della ricerca, è stato Abitare il ritorno, prodotto insieme ad Alta Mane Italia (poi presentato anche al Santarcangelo Festival 2021) e condotto dalla regista Fabiana Iacozzilli con un gruppo transculturale e transgenerazionale (nove i paesi di provenienza, con età dagli 8 ai 78 anni) che ha dato vita all’esito scenico (vincitore del primo premio “CIVIS Teatro delle migrazioni” Università Civica Europea/Università La Sapienza di Roma).
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Gli obiettivi raggiunti
La portata innovativa e l’efficacia educativa dell’approccio teatrale, in termini di acquisizione di competenze linguistiche e socio-culturali, ha trovato conferma nelle diverse metodologie utilizzate dai partner nei laboratori in Italia, Belgio, Germania, Cipro e Svezia, che hanno messo al centro del processo di apprendimento il soggetto apprendente. Chi apprende non può essere considerato un “ricettacolo” di contenuti a lui estranei, selezionati e trasmessi dal soggetto docente. Specialmente l’apprendente adulto è portatore di un proprio vissuto e di un retroterra culturale, che necessitano d essere riconosciuti e premono per essere raccontati, condivisi e rappresentati. Questo patrimonio di ciascuno diventa il substrato fertile su cui coltivare l’uso della lingua, per costruire conoscenza, riflettere su uguaglianze e differenze culturali e creare nuovi contenuti, frutto dell’incontro fra esperienze e culture diverse.
Nei cinque paesi partner le pratiche teatrali hanno contribuito ad accrescere tutti gli aspetti in maniera diffusa e trasversale, in una stretta interdipendenza nella crescita delle capacità. Il teatro, in virtù del suo potenziale ad agire su aspetti che vanno oltre quello cognitivo, includendo la sfera emotiva, espressiva e relazionale della persona, ha generato processi di circolarità virtuosa nella crescita delle competenze e delle capacità.
Le competenze linguistiche sono cresciute di pari passo con quelle psico-sociali; il rafforzamento della sfera delle relazioni interpersonali ha motivato le persone a esprimersi più liberamente, dando ulteriore stimolo a rinforzare le proprie capacità linguistiche, per poter sostenere l’intensità e la significatività delle comunicazioni.
La pratica della spettatorialità condivisa ha fornito occasioni di accesso e partecipazione al contesto culturale nelle società ospitanti, il che ha potenziato le capacità di interazione socio-linguistica col contesto e la consapevolezza culturale del confronto.
Per quanto riguarda gli operatori socio-culturali e gli insegnanti coinvolti, i principali obiettivi raggiunti hanno riguardato lo sviluppo di strumenti per programmare percorsi di glottodidattica L2 volti a stimolare/soddisfare i bisogni culturali degli apprendenti in un contesto vivo; l’acquisizione di tecniche teatrali come metodologia attiva e cooperativa di apprendimento e il tentativo di accrescere le capacità di valutazione d’impatto di tali pratiche in termini di apprendimenti e sviluppo di competenze.
I risultati del progetto sono ora disponibili grazie alla realizzazione degli output:
- una Desk Research, una ricerca finalizzata alla raccolta di venti buone pratiche europee (4 per ogni paese coinvolto) che utilizzano il teatro come strumento pedagogico e come mezzo di educazione civica e sociale per l’acquisizione di competenze base in situazioni di deprivazione educativa;
- un Handbook, un manuale, una guida sintetica al progetto che, a partire dall’analisi dei bisogni delle e dei partecipanti, illustra l’azione dei laboratori sperimentali e i risultati della ricerca sullo sviluppo e la moltiplicazione delle pratiche teatrali come strumento di apprendimento per gli adulti;
- un Toolkit, un manuale pratico di strumenti, che offre schede dettagliate e modelli replicabili di alcune delle proposte realizzate all’interno dei dieci percorsi laboratoriali sperimentali;
- una galleria di Video tutorials: 12 video per arricchire l’esperienza di condivisione e facilitare la replicabilità delle proposte sperimentate durante i laboratori;
- una Guida operativa per la valutazione d’impatto delle pratiche di alfabetizzazione sociale attraverso il teatro, applicata ai percorsi realizzati dai partner.
La dimensione europea, tra differenze e arricchimenti
Confrontarsi con le diverse realtà linguistiche, sociali e culturali dei paesi coinvolti ha consentito di sviluppare la metodologia in una dimensione più ampia e documentata. I transnational projects meetings in Belgio, a Cipro e in Svezia e l’incontro di una settimana a Berlino – che ha compreso anche un intensivo di “Learning, teaching and training activities” – ha permesso alle operatrici e gli operatori coinvolti dai partner di fare esperienza diretta di proposte pedagogiche e artistiche differenti, immersi nel contesto europeo; di scoprire nuove possibilità e modalità di azione, e di creare una rete di relazioni europee. L’approccio del progetto ha contribuito così a rafforzare la cooperazione tra alcuni partners dando vita a una rete internazionale che ha poi successivamente partecipato alla Call di Europa Creativa CREA-CULTURE-2021-COOP — European Cooperation projects con l’assegnazione del finanziamento, e sta ora operando con il progetto Crossroads che, a partire anche dai risultati di LiteracyAct, continua a svilupparne l’approccio e le tecniche teatrali con comunità di migranti e non, con l’obbiettivo di strutturare sempre più percorsi linguistici volti al dialogo interculturale.
Le difficoltà incontrate e superate
La natura diversa dei 6 partner del progetto ha richiesto inizialmente un intenso lavoro di conoscenza reciproca, di confronto sulle metodologie e le pratiche di lavoro utilizzate.
Piuttosto che cercare una difficile sintesi, che avrebbe limitato l’esperienza di ricerca della metodologia proposta, il partenariato ha scelto di declinare un approccio unico in diverse maniere, adattandosi a ciascuna delle realtà dei cinque partner: un centro interculturale in Italia, una compagnia teatrale in Belgio, una scuola di lingue a Cipro, un centro per l’educazione degli adulti in Germania e un’organizzazione di educazione non formale in Svezia.
Dopo due anni e mezzo di confronti e visioni complementari dell’esperienza, durante Bibliotalk l’evento italiano di presentazione finale del progetto, svoltosi a Roma a dicembre 2022 dopo l’ultimo Transnational project meeting, tutti i partner di progetto hanno scelto di rimanere un giorno in più per prendere parte attivamente alla condivisione. I laboratori sono stati proposti dai diversi partner, e l’azione di ricerca del progetto, così come si evince dagli output, è risultata così corale, articolata, e ricca di contaminazioni.
di Luca Lotano e Giorgio Sena, Asinitas APS
www.asinitas.org
TITOLO DEL PROGETTO: LiteracyAct. Basic literacy for adult migrants through community theatre
CODICE: 2020-1-IT02-KA204-080084
SITO UFFICIALE: www.literacyact.eu
PAGINA FACEBOOK: https://www.facebook.com/LiteracyAct
PARTNER: : Italia (Asinitas APS, Storie di Mondi Possibili), Belgio (Medeber Teatro ASBL), Germania (SOZIAL LABEL EV), Cipro (U-Learn LTD) e Svezia (Mobilizing Expertise AB). Capofila del progetto è Asinitas APS.